Vitha Group è stata fondata dall’imprendore e filantropo Marco Reato.
Marco Reato è un imprenditore filantropo che s’impegna quotidianamente per migliorare la vita delle persone direttamente o indirettamente da circa 30 anni. Fondatore di Vitha Group, un gruppo fondato sulle persone e su alti valori morali. La società si è distinta in questi ultimi 11 anni per l’altissimo profilo professionale ed istituzionale di tutti i suoi componenti, partners ed associati. Un successo costituito sui valori che Marco Reato ha tramandato di generazione in generazione e che hanno permesso al Gruppo di essere rispettato e recensito positivamente sui media nazionali ed internazionali.
Marco, sposato con 2 figli, oltre alla famiglia, adora gli animali. Il suo più grande amore è il suo cane Ronnie.
Le persone al centro del suo Mondo, e sopratutto i gesti che fanno del bene. Ma non amando la luce dei riflettori, il 90% dei suoi progetti solidali non vengono pubblicizzati.
Questi ultimi anni sono stati ricchi di donazioni da parte anche di numerosi concessionari che fanno parte della famiglia Vitha.
Nel 2020 ha donato dei filtri di ultima generazione per sanificare l’aria dell’ospedale San Salvatore; un’operazione fondamentale in tempo di Coronavirus per evitare la diffusione del contagio. Anche L’assessore regionale Guido Liris ha ringraziato Reato: ”Grazie Marco per l’importante gesto di altruismo, di vicinanza e solidarietà.”
Inoltre si è reso attore principale anche di un’altra donazione significativa, nel corso del Festival Pugliese di livello internazionale MAGNA GRECIA, un’attrezzatura per sanificare l’ambiente (Beyond Guardian Air), donato al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale SS.Annunziata di Taranto.
Inoltre, Marco Reato, sempre vicino allo sport, attraverso una delle sue concessionarie più attive, ha donato dei sistemi di sanificazione d’aria alla Salernitana e all’Avellino Calcio che hanno sistemato il Pure & Clean nei luoghi comuni come gli spogliatoi, ma non solo, per preservare la loro salute e quella dei loro compagni di squadra a colleghi.
Nell’aprile 2021 viene premiato con una targa speciale dalla Crocerossa Italiana per il supporto a favore delle attività istituzionali della Croce Rossa Italiana Comitato di Aquila.
Ecco una delle più significative interviste di Marco Reato.
Marco Reato. Una Vitha come un film. vitha group fondatore
Incontriamo Marco Reato in un caldo pomeriggio di fine ottobre a Lampedusa nella splendida hall del centro turistico Lacalandra. Marco è cosi spontaneo che inizia a raccontarci di quando era bambino, un racconto che riusciamo non solo ad immaginare, ma anche ad assaporare…L’odore della pellicola appena tagliata, le immagini abbagliate delle retine colpite dalle proiezioni quotidiane. Il vento tra i capelli insieme ai sorrisi sardonici di un’estate che sta per sbocciare. Un’infanzia che possiamo dire in stile “Nuovo Cinema Paradiso”?
“Papá é un grande tecnico cinematografico. Nel 1950, quando non c’erano ancora le televisioni s’inventò il cinema all’aperto 35 mm. Un vero e proprio cinema itinerante che girava per i paesini dell’Aquila. Era un vero miracolo, a quell’epoca un’idea rivoluzionaria. In quei
paesini dove accadeva mai nulla, dove tutto sembrava immobile e tutto uguale lui portò le luci, le immagini in movimento le storie del mondo e del surreale.”
“Io già alla tenera età di 5 anni avevo una propensione a “fare le cose”. Cosī con il benestare di mia mamma, come attività squisitamente estiva andavo a seguirlo nel suo meraviglioso tour che portava una speranza, una gioia alle persone. Paesini diroccati, ricchi di storia e di facce da film. Nelle case a quel tempo pecore, cani e galline vivevano insieme alla gente e tal volta uscivano tutti insieme litigiosi nella piazza del paese animando ancora di più la proiezione”. Fu una vera “escalation” non ci siamo mai fermati. Io non mi sono mai fermato; ed estate dopo estate, tramonto dopo tramonto iniziai a lavorare con mio padre montando film, facendo la maschera, cambiando le locandine nelle piazze, nei negozi, fino a diventare protezionista e conseguire anche il patentino ufficiale. Noi nel tempo, fatica dopo fatica diventammo sempre più grandi calcando palcoscenici prestigiosi a Madrid, Parigi e Berlino. Riuscimmo a progettare e realizzare il più grande schermo montabile d’Europa. Una struttura che esiste tutt’ora, un lavoro immenso che è divenuto idea grazie all’amore e la passione per il cinema e ad un lavoro concettuale e strutturale di alto valore architettonico, ingegneristico e visuale. Ringrazierò per sempre mio padre perché é lui che mi ha formato alla cultura del lavoro.”
Ma di lei si dice e si scrive che si sia formato nell’ambito sportivo. È vero?
“Certamente (sorride) Lo sport è il mio secondo amore dopo il cinema ed è stata una professione che mi ha arricchito e dato tante soddisfazioni. Mi sono diplomato all’ISEF all’Aquila, specializzandomi nell’area pallavolo. Sono stato assistente ai giochi sportivi per 11 anni e sono stato anche supplente. Grazie a questa esperienza ho imparato molto. È stato un lavoro faticoso su me stesso e sugli altri. Ho imparato ad insegnare e “donare” tutto me stesso. È stato li che ho iniziato ad appassionarmi a lavorare con i giovani insieme, in squadra.
“Mi scusi, ma quando ha iniziato ad appassionarsi al business? Agli affari? Qual’è stata la SCENA MADRE, visto che la sua vita mi pare di capire è come un film?”
“Eh, (ride) Credo che la mia vita sia un minestrone di scene madri. Però c’é stato un momento topico. Un mio carissimo amico e collega del corso ISEF dell’Aquila un giorno in una pausa tra una lezione e un altra su un foglio A4 stropicciato e sporco di caffè mi illustró un metodo per poter guadagnare 10 / 20 milioni di lire al mese. Mi disse, se segui questi consigli non sarà complicato. Lo so, queste cifre che ti ho detto ti sembrano ora irraggiungibili, ma sappi che è tutto realizzabile e il 100% del risultato dipenderà solo da te. Loro sono Americani. Ed io risposi “Ma loro chi” e lui “Vieni con me”.
“Era il 1991 e “nacque” la vendita diretta. Un momento storico italiano”
“Era affascinato dai soldi? O dalla sfida?”
“Ambe due. A me piace lavorare duramente perché so che i risultati arrivano.
Il percorso di carriera mi affascinava. Tanti iniziavano e tanti buttavano la spugna, Io volevo essere diverso.
Quando mi metto di fronte ad un bivio, scelgo sempre la strada che sceglierebbero in pochi.” Infatti vincemmo la sfida
Diventammo la migliore realtà in Italia ed un modello nel Mondo nel campo della vendita diretta per distacco.”
vitha group fondatore
#marcoreato #Vitha #imprenditore #donazioni